Allergia agli acari: PROFILASSI AMBIENTALE – consigli pratici per ridurre l’esposizione

Gli acari della polvere sono ubiquitari e prosperano abbondantemente negli ambienti domestici. La profilassi ambientale mira a ridurre l’esposizione agli acari e ai loro allergeni. La completa eliminazione degli acari della polvere dalle abitazioni rimane impraticabile.

Numerosi studi clinici hanno dimostrato che l’adozione di accurate misure di profilassi ambientale, limitando l’esposizione agli acari, comporta una riduzione dei sintomi, un minor numero di riacutizzazioni e un diminuito utilizzo di farmaci: ciò si traduce in una migliore qualità di vita dei pazienti. Altri studi, sebbene non conclusivi, hanno evidenziato che una minore esposizione agli acari della polvere nei primi anni di vita può diminuire il rischio di sviluppare asma nei bambini sensibilizzati.

Le abitazioni di oggi e gli ambienti più a rischio

Le recenti tecniche edilizie adottate nella costruzione o ristrutturazione delle abitazioni si sono dimostrate estremamente efficaci nel ridurre il consumo energetico. Ciò, assieme alle innovazioni dei sistemi di  riscaldamento/raffrescamento, ventilazione e di pulizia, ha contribuito a modificare consolidate abitudini comportamentali e la qualità del microclima indoor. Ad esempio, l’uso dell’aspirapolvere permette di non sbattere i tappeti all’aria aperta; l’isolamento termico, gli infissi pressoché ermetici, i sistemi di confort climatico favoriscono omogenee condizioni di temperatura e umidità che, se non ben monitorate, possono risultare ottimali per la proliferazione degli acari.

All’interno delle abitazioni, le principali sedi di infestazione degli acari sono i materassi, i cuscini, le coperte in lana, la moquette, i tappeti, i divani di stoffa. Gli acari si muovono e migrano da una sede all’altra. La stanza più a rischio è la camera da letto dove risultano particolarmente abbondanti per l’alta disponibilità di cibo: nutrendosi principalmente di forfora umana prediligono materassi e cuscini.

La presenza degli acari in una abitazione non denota scarsa pulizia, ma piuttosto l’esistenza di un naturale rapporto di simbiosi con l’uomo.

L’AMBIENTE IN GENERALE – attenzione all’umidità e a tutto ciò che è ricettacolo di polvere!

  • Fumo attivo e passivo: rappresenta una fonte di inquinamento molto più pericolosa del traffico automobilistico e delle attività industriali. Quindi NON fumare mai in casa
  • Controllo dell’umidità: gli acari della polvere prosperano in ambienti umidi. Monitorare e mantenere l’umidità relativa sotto il 50% (consigliato tra 30 e 45%) attraverso l’uso di deumidificatori e condizionatori d’aria e – se le condizioni climatiche esterne sono favorevoli – ventilare gli ambienti domestici, specie nelle giornate di sole, tenendo aperte le finestre per alcune ore al giorno
  • Filtrazione dell’aria: utilizzare purificatori d’aria con filtri HEPA (High-Efficiency Particulate Air) che si sono dimostrati efficaci nel trattenere il particolato e gli allergeni degli acari
  • Riscaldamento: non utilizzare fonti di calore ad aria forzata (es.: termoconvettori) poiché favoriscono l’aerodispersione degli allergeni. Se la casa è dotata di riscaldamento ad aria o di aria condizionata, i filtri devono essere puliti spesso e accuratamente. È controindicato l’utilizzo di umidificatori
  • Arredamento: preferire mobili facili da pulire costruiti con materiale lavabile e a superficie liscia. I mobili imbottiti tendono a trattenere polvere e umidità
  • Riduzione dei tessuti: opportuno rimuovere moquette, tappeti e mobili imbottiti soprattutto nelle zone dove si trascorre molto tempo; qualora non sia possibile, dovrebbero essere lavati o aspirati frequentemente. Sostituite le tende di tessuto con scuretti lavabili. Sostituire la carta da parati con vernice lavabile. Tutti questi accorgimenti riducono i luoghi dove polvere e acari possono accumularsi
  • Pavimenti: preferire quelli lisci e duri, come legno o piastrelle, perché più facili da pulire​​.
  • Areare le stanze durante le attività domestiche che producono umidità (cucina, doccia). Si consiglia di evitare di stendere i panni bagnati in casa o quantomeno metterli ad asciugare in appositi ambienti dotati di deumidificatore
  • Animali da compagnia: se possibile lasciarli fuori dalle stanze abitualmente frequentate dal paziente allergico
  • Peluche: evitare giocattoli in peluche o, perlomeno, preferire quelli in fibra sintetica da lavare ogni 2-3 settimane a 60°C dopo un soggiorno in freezer di 24 ore. 

La CAMERA DA LETTO – solo l’indispensabile, ma sole e luce!

  • Controllo della umidità: deve essere asciutta e priva di macchie di muffa. Nel caso di umidità può essere utile ricorrere al deumidificatore o climatizzatore. L’uso dell’umidificatore è controindicato.
  • Arredamento: deve essere semplice per evitare l’accumulo di polvere e permettere una facile ed efficace pulizia: eliminare tutto ciò che può essere ricettacolo di polvere (moquette, scendiletto, imbottiture, giocattoli, ecc.); sostituire i tendaggi pesanti con veneziane o tende leggere e lavabili a 60°C
  • Protezione per materasso e cuscino: evitare materassi e cuscini in lana o piume. Rivestirli comunque con fodere anti-acaro a trama fitta per impedire agli acari di penetrarvi. Per essere efficaci, i pori della trama devono essere uguali o inferiori a 0,5 micron. Le fodere, da lavare ogni 4-6 mesi a 60°C, vanno passate una volta alla settimana, al cambio lenzuola, con aspirapolvere dotato di filtro HEPA e quindi con un panno umido ben strizzato per eliminare la polvere residua in superficie. I materiali utilizzati nella produzione delle fodere anti-acaro sono diversi, dal politetrafluoroetilene (teflon) al polipropilene fino al cotone, conseguendone tessuti più o meno permeabili, confortevoli e duraturi
  • Lenzuola e coperte: evitare coperte di lana e lenzuola felpate. La biancheria da letto deve essere lavata almeno una volta alla settimana a temperature superiori ai 60°C
  • Piumoni: utile rivestirli con copertura anti-acaro altrimenti sceglierli con imbottitura sintetica e resistenti al lavaggio a temperatura superiore a 60°C
  • Luce solare: esporre al sole, quando possibile, materassi, cuscini e lenzuola in uso. Gli acari temono luce e sole
  • Guardaroba: gli abiti, possibilmente racchiusi in fodere di plastica, devono essere posti in armadi ben chiusi.

Le PULIZIE – chi, come e quando

  • Pulizia regolare: ogni locale domestico va pulito quotidianamente. Aprire le finestre durante le pulizie. Il paziente non dovrebbe fare le pulizie ed è conveniente si allontani quando vengono eseguite. Altrimenti utilizzare idonee mascherine per naso e bocca
  • Strumenti per le pulizie: non usare la scopa ma l’aspirapolvere, dotato di filtri ad alta efficienza (HEPA). L’aspirazione frequente può ridurre significativamente la quantità di allergeni. Per la pulizia delle superfici è preferibile l’uso di panni umidi poiché i panni asciutti possono sollevare e diffondere gli allergeni nell’aria​​
  • Acaricidi: quando non è possibile rimuovere tappeti, divani, ecc. trattarli con appositi acaricidi seguendo scrupolosamente avvertenze e modalità d’uso accluse alla confezione. In genere sono necessarie ripetute applicazioni perché la loro efficacia è di breve durata. L’aggiunta di tensioattivi aiuta a rimuovere le particelle di polvere perché facilita la raccolta degli allergeni in agglomerati più grandi. Per eliminarli è necessario passare l’aspirapolvere dopo il trattamento. Se questo non avvenisse i frammenti degli acari darebbero origine a ulteriori allergeni che, dispersi nell’ambiente, possono venire facilmente inalati.