Gli acari della polvere

acaro della polvere

Gli acari hanno un’origine antichissima e sembra siano comparsi sulla terra trecento milioni di anni fa. Sono piccoli artropodi microscopici, grandi circa un quarto di millimetro, appartenenti alla classe degli aracnidi (la stessa dei ragni). Sono provvisti di apparato digerente e riproduttivo, mentre sono privi di occhi e apparato respiratorio. Il loro corpo è rivestito da un esoscheletro che li rende semi-impermeabili e presenta – non essendo dotati della vista – numerosi recettori sensoriali, fondamentali per la percezione dell’ambiente circostante, localizzati prevalentemente sulla parte posteriore del corpo e sulle quattro paia di zampe.

Gli acari si nutrono di sostanze organiche, quali desquamazioni epidermiche umane ed animali. La desquamazione quotidiana di un uomo è sufficiente per nutrire migliaia di acari per tre mesi o un milione di acari per un giorno. Temperatura e umidità sono fattori importanti per la loro crescita. Le condizioni ottimali si ottengono ad una temperatura di 20-30 °C e ad una umidità relativa del 70-80 %. Per queste ragioni gli acari raggiungono la massima concentrazione in autunno, ma difficilmente sopravvivono ad alta quota dove l’aria è secca.

All’interno delle abitazioni, le principali sedi di infestazione degli acari sono i materassi, i cuscini, le coperte in lana, la moquette, i tappeti, i divani di stoffa. Gli acari si muovono e migrano da una sede all’altra. Particolarmente abbondanti sono nella camera da letto.
La presenza degli acari in una abitazione non denota scarsa pulizia, ma piuttosto l’esistenza di un naturale rapporto di simbiosi con l’uomo.

Le specie più comuni rientrano in 2 categorie: gli acari maggiori e gli acari minori.

acaro dermatophagoides

Acari maggiori

Sono le popolazioni che più frequentemente sono presenti nella polvere di casa, ma anche le specie più allergizzanti.
Sono il Dermatophagoides pteronyssinus e il Dermatophagoides farinae (detti anche “acari della polvere”).
Habitat preferenziale sono materassi, coperte, tappeti, tendaggi, divani imbottiti, peluches, polvere di casa. Si nutrono essenzialmente di prodotti di desquamazione della pelle.
Gli allergeni più importanti si trovano nei pellets fecali, ma anche gli acari morti e gli strati superficiali del tegumento (esuvie) una volta degradati costituiscono fonti di allergeni. Questi, sono in grado di determinare problemi respiratori e dermatiti specie in ambito domestico, con sintomatologia più grave in primavera e autunno, periodi con i più alti picchi delle popolazioni di acari.

Acari minori o delle derrate alimentari

Così chiamati perché rappresentano dall’1 al 15% della popolazione acaridica della polvere di casa; prediligono ambienti particolari come silos, magazzini alimentari, granai, fienili.
I principali sono:

Acarus siro (acaro della farina, acaro del grano)
Habitat preferenziale sono cereali immagazzinati e altri cibi lavorati come farine, formaggi, prosciutti, frutta secca, ecc. È presente anche nelle polveri di casa. Si nutre di funghi microscopici e del germe del grano.
Grosse infestazioni alterano il sapore del cibo e causano disordini gastrici. Il contatto epidermico con materiale infestato causa dermatiti, mentre il respirarne le polveri determina problemi respiratori. Maneggiare alimenti infestati dall’Acarus siro può determinare una patologia cutanea nota con il nome di “falsa scabbia “ o “scabbia dei droghieri”.

Tyrophagus putrescentiae (acaro del prosciutto crudo)
Comune su derrate alimentari di vario genere soprattutto se ricche in grassi e proteine. Per questo spesso lo si trova sui prosciutti (motivo per cui viene anche chiamato “acaro del prosciutto crudo”), negli ambienti dove si stagiona il prosciutto, ma anche nei caseifici (ama anche in modo particolare il formaggio), nei piccoli negozi di alimentari, nei silos (è anche un acaro infestante dei cereali), nelle coltivazioni di funghi, ecc.. Si nutre di vari funghi coinvolti nella degradazione della sostanza organica.
Grosse infestazioni alterano il sapore del cibo e causano disordini gastrici. Il contatto epidermico con materiale infestato causa dermatiti, mentre il respirarne le polveri determina problemi respiratori.

Lepidoglyphus destructor (acaro dei mulini)
Questo acaro delle derrate prospera in un habitat più “rustico”, specie sui prodotti farinacei grezzi stoccati nei magazzini e nel legname da camino che inconsapevolmente introduciamo dentro la nostra casa. Si nutre di funghi microscopici.
Le infestazioni causano dermatiti per contatto e problemi respiratori per inalazione.

Glycyphagus domesticus (acaro domestico, acaro delle derrate)
Comune sui cerali e altri cibi immagazzinati, nelle polveri dei magazzini, dei luoghi di lavorazione degli alimenti e delle case. È un acaro infestante gli alimenti che preferisce le sostanze zuccherine: facilmente infesta i prodotti dolciari, ma anche i formaggi, il grano e le farine; spesso è sgradito compagno nelle cucine delle nostre case. La presenza di muffe sulle pareti crea un ambiente favorevole allo sviluppo di consistenti popolazioni della specie. Si nutre di funghi microscopici.
Le infestazioni causano dermatiti e problemi respiratori per contatto o ingestione di materiale contaminato o per inalazione.