L’allergia è una reazione immunologica conseguente alla sensibilizzazione verso sostanze esterne, gli allergeni, prima ben tollerate. Dunque solo la presenza e l’esposizione agli allergeni comporta la fase di scatenamento con conseguente infiammazione e comparsa di sintomi. Per il paziente allergico risulta quindi fondamentale limitare al massimo l’esposizione agli allergeni. In quest’ottica la prevenzione riveste un ruolo molto importante.
La prima arma contro le pollinosi è rappresentata dalla prevenzione. Ecco alcuni consigli e misure da adottare.

- Quando è possibile evitare l’allergene. Quantomeno, specie se prevista l’esposizione ad elevate concentrazioni polliniche, utilizzare misure di protezione individuale (mascherina, filtri nasali, occhiali avvolgenti);
- Consultare i calendari/bollettini pollinici per conoscere il periodo di fioritura delle piante e la concentrazione atmosferica dei pollini verso i quali il soggetto è allergico;
- Evitare passeggiate in campagna e nei prati, specie dove l’erba è stata tagliata di fresco;
- Evitare gite all’aperto specialmente in giornate di sole, con vento e tempo secco, durante i periodi di massima impollinazione delle piante responsabili della allergia;
- Evitare attività sportiva in campi o in prossimità di aree verdi;
- Evitare di tagliare l’erba e i lavori di giardinaggio durate il periodo di fioritura della pianta allergizzante;
- Evitare viaggi in macchina o in treno con finestrini aperti. Viaggiare, quando possibile, con veicoli dotati di aria condizionata e con filtri di aerazione anti pollini che vanno puliti spesso;
- Evitare l’aerazione degli ambienti di vita durante le ore più calde della giornata ed eventualmente usare condizionatori d’aria;
- Scegliere per le vacanze località e periodi dove la concentrazione di polline a cui si è allergici risulti bassa (si consiglia soggiorno marino durante il periodo di fioritura delle graminacee o il soggiorno in montagna sopra i 1000 metri per gli allergici alla parietaria).
Le misure di prevenzione ambientale, peraltro di non facile attuazione, forniscono un aiuto nel controllare i sintomi ma non risultano risolutive. È pertanto necessario che il paziente si rivolga all’allergologo per definire una precisa diagnosi e concordare un trattamento corretto e personalizzato che deve includere anche importanti misure terapeutiche.