Cosmesi e dermatite

I cosmetici sono prodotti di largo consumo e li usiamo tutti i giorni: dal sapone ai profumi, dal deodorante ai prodotti per il trucco. Il loro utilizzo può causare patologie, specie dermatologiche. Tali problemi sono diventati molto più frequenti negli ultimi anni, tanto da colpire 1 donna su 4 e 1 uomo su 7.

I cosmetici e la loro funzione

I cosmetici li usiamo tutti i giorni e, nell’arco della giornata, arriviamo a impiegarne numerosi e di diverso tipo: dentifricio, sapone, shampoo, bagno schiuma, deodorante, crema viso, prodotti per il trucco, schiuma da barba, dopo barba, crema corpo. Sono prodotti ormai diventati indispensabili per il nostro benessere, per la cura del nostro corpo e, a volte, sono preziosi alleati della nostra salute come nel caso dei dentifrici e dei prodotti solari.
Sono preparazioni che – applicate su cute, occhi, mucose e annessi cutanei – hanno lo scopo di detergere, migliorare l’aspetto, profumare e dare protezione ma non possono vantare finalità terapeutiche.
La produzione e commercializzazione è sottoposta a regole specifiche (Regolamento (CE) n. 1223/2009 e successivi aggiornamenti).

Dimensioni del problema

I prodotti cosmetici sono dei prodotti eterogeni di largo consumo e il loro utilizzo può causare l’insorgenza di patologie, specie dermatologiche, che ultimamente sono aumentate in modo significativo.
Una donna su 4 e un uomo su 7 riferiscono reazioni avverse a prodotti cosmetici o per igiene personale. Ma è molto probabile che i numeri siano maggiori in quanto il consumatore tende a smettere autonomamente di utilizzare il cosmetico quando sospetta una probabile intolleranza verso il prodotto utilizzato.

Quali sono le patologie più frequenti

Sono reazioni che si manifestano in genere nella zona di applicazione del cosmetico. Le alterazioni della cute possono manifestarsi con rossore, edema (gonfiore), sensazione di bruciore e/o prurito, papule (piccoli rilievi della pelle), vesciche, iperpigmentazione e desquamazione.

  • La Dermatite da Contatto Irritante (DIC) risulta la più frequente ed è dovuta a fenomeni irritativi indotti dalla intrinseca capacità irritante delle sostanze presenti nel cosmetico. Solitamente la DIC è provocata da prodotti per l’igiene (saponi, deodoranti) utilizzati per tempi eccessivamente prolungati, in concentrazioni troppo elevate, non adeguatamente risciacquati o applicati su aree di cute lesa.
  • La prevalenza della Dermatite Allergica da Contatto (DAC) da cosmetici è stimata intorno al 4%. In Italia i cosmetici rappresentano la prima causa di DAC non professionale, avendo superato nell’incidenza gli accessori metallici dell’abbigliamento. Le donne sono molto più colpite dalle allergie ai cosmetici e la massima incidenza si osserva tra i 20 e 30 anni. Le zone maggiormente interessate sono il volto (incluse palpebre e labbra), le ascelle e le mani. I cosmetici più frequentemente responsabili di DAC sono i prodotti per la cura della pelle (creme, latti e lozioni) che non vengono solitamente risciacquati (prodotti leave-on), i cosmetici per unghie, i profumi e i prodotti per capelli (inclusi i coloranti).
  • Altre patologie legate all’uso di cosmetici sono rappresentate da orticaria da contatto, fotodermatiti (es. scatenate dall’essenza di bergamotto e successiva esposizione alle radiazioni solari), dermatiti pigmentarie, acne cosmetica, danni al cuoio capelluto ed alla struttura del capello, alterazione delle unghie.

Le sostanze allergizzanti dei cosmetici

Gli ingredienti presenti nei cosmetici che possono determinare sia problemi irritativi che allergici sono numerosi.

  • I profumi costituiscono la principale sostanza allergizzante dei cosmetici con un’allergia in aumento. Poi ci sono i conservanti – componenti vari e numerosi inseriti nella formulazione di un cosmetico allo scopo di inibire lo sviluppo di microorganismi – e quindi i coloranti per capelli.
  • Anche i tensioattivi, gli emollienti, gli emulsificanti – che permettono e mantengono la miscibilità fra componente acquosa e componente oleosa dei cosmetici – e gli antiossidanti – che prevengono il deterioramento di alcuni ingredienti – possono causare DAC.
  • L’utilizzo sempre più frequente di gel per unghie e il ricorso a pratiche di ricostruzione ungueale ha determinato un aumento di incidenza di allergie alle resine, in particolare a metacrilati.

Come si fa la diagnosi

Se un cosmetico determina reazioni avverse (specie in presenza di sintomi cutanei correlabili all’utilizzo del prodotto quali rossore, edema, sensazione di bruciore e/o prurito, papule, vesciche, iperpigmentazione e desquamazione) è opportuno individuare le cause del problema. Anche perché l’eventuale responsabilità, oltre ad essere imputabile al cosmetico in uso, va ricercata nello specifico ingrediente che potrebbe essere presente anche in altri prodotti e di linee diverse.
La diagnosi, che ci permette di differenziare tra DIC e DAC, viene effettuata attraverso l’esecuzione del patch test con il quale si testano numerose sostanze (serie adulti SIDAPA e serie SIDAPA integrativa cosmesi).
A volte risulta utile effettuare il patch test con i prodotti usati dal paziente.

Un problema accentuato da fenomeni non leciti

Il recente incremento delle patologie da cosmetici è anche correlato a pratiche illecite e sempre più diffuse, ovvero il fenomeno della contraffazione e della immissione sul mercato di prodotti irregolari.
Naturalmente questi prodotti non sono sottoposti alla valutazione della sicurezza prima dell’immissione in commercio; risultano quindi molto pericolosi in quanto possono contenere sostanze potenzialmente tossiche – che sono o vietate o possono essere consentite solo in minime e determinate quantità – e anche farmaci. Inoltre l’etichetta con la specifica degli ingredienti non risulta attendibile.

I fenomeni di contraffazione e immissione in commercio di prodotti irregolari sono in aumento essendo strettamente correlati con l’incremento della vendita dei prodotti – a prezzi spesso allettanti – attraverso canali non tradizionali quali internet, bancherelle e mercatini. Per la sicurezza, meglio preferire i canali di vendita ufficiali, quali farmacie, profumerie e grande distribuzione.